L’UNHCR chiede che vengano raddoppiati gli sforzi della comunità internazionale per rispondere all’emergenza in Bangladesh. La richiesta nasce dalla preoccupazione che possano aggravarsi ulteriormente le condizioni di vita dei 436.000 rifugiati Rohingya fuggiti in Bangaldesh dal Myanmar nel corso dell’ultimo mese.
Questa mattina, l’UNHCR ha eseguito il quarto ponte aereo, come parte del contributo al sistema degli aiuti coordinato dalle autorità bengalesi. Il volo charter dell’UNHCR, un Boeing 777 cargo contenente 100 tonnellate di aiuti umanitari, è atterrato questa mattina a Dacca alle 12:30 ora locale. Nel sud-est del Bangladesh il bisogno di ripari temporanei è altissimo, pertanto il velivolo è stato caricato di materiale necessario alla costruzione di rifugi. Sono poi stati programmati altri due voli.
Nonostante gli sforzi compiuti dal personale sul campo, l’afflusso massiccio di persone in cerca di protezione ha superato la capacità di risposta e pertanto le condizioni delle persone non si sono ancora stabilizzate. Molte delle persone sono evidentemente traumatizzate e anche se hanno trovato riparo in Bangladesh restano ancora esposte a enormi difficoltà.
Su richiesta delle autorità del Bangladesh, l’UNHCR e i suoi partner hanno incrementato le attività di protezione e supporto di primo soccorso ai nuovi arrivati nei campi di Kutupalong e Nayapara, estendendo il sostegno agli insediamenti informali che si trovano nei pressi di questi campi. L’UNHCR sta inoltre distribuendo kit per costruire rifugi di emergenza, set per la cucina, taniche, materassi, lampade solari, e beni di vario genere.
Continua il processo di identificazione e sostegno dei rifugiati più vulnerabili, come ad esempio minori non accompagnati, donne, anziani e disabili, che hanno un urgente bisogno di riparo, cibo, acqua e assistenza medica. Nella scorsa settimana, l’UNHCR e i suoi partner hanno distribuito kit igienici a circa 1.900 donne, mentre ogni giorno approssimativamente 9.900 persone ricevono pasti forniti da cucine comunitarie, 2.600 ricevono altri pasti caldi e 4.700 hanno ricevuto biscotti ad alto contenuto energetico.
La popolazione nei campi di Kutupalong e Nayapara è ormai raddoppiata, e altrettanto raddoppiata è la necessità di recuperare acqua potabile. Nelle ultime settimane, nei due campi, sono stati costruiti 20 pozzi aggiuntivi e 116 latrine per affrontare questo aumento improvviso.
Nel corso della sua visita in Bangladesh dello scorso weekend, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi ha discusso dell’importanza di lavorare con le autorità bengalesi per trovare soluzioni, ed ha evidenziato il fatto che per ora il focus immediato è quello di raggiungere un incremento rapido, efficiente e sostanziale degli aiuti per coloro che si trovano in disperate condizioni di bisogno.
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