L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, continua a intensificare le operazioni nel Bangladesh sudorientale alla luce dei nuovi arrivi di rifugiati rohingya e della forte preoccupazione nei confronti delle difficilissime condizioni in cui versano le migliaia di persone fuggite dallo Stato di Rakhine, nel Myanmar.
Il fulcro del lavoro dell’UNCHR durante il fine settimana e la giornata di ieri si è rivolto al nuovo “Extension Site” nei pressi del campo di Kutupalong, non lontano dal Cox’s Bazar, dove sabato e domenica scorsi l’UNHCR ha cominciato a trasferire in tende familiari e rifugi temporanei le persone arrivate più di recente.
Il governo ha destinato circa 2.000 acri (810 ettari) ai rifugiati. L’UNHCR stima che potrebbero essere sufficienti per ospitare 150.000 dei 415.000 rifugiati che sono arrivato dal 25 agosto.
Sono state montate quattro tende comuni capaci di ospitare 400 persone. Fino a ieri pomeriggio i rifugiati volontari hanno montato 70 tende familiari, ognuna delle quali capace di accogliere due o tre famiglie per un totale di 21 persone.
I rifugiati hanno riferito al nostro staff che hanno sofferto il freddo e la pioggia durante il viaggio dal Myanmar. Molti si sono ammalati, specialmente i bambini più piccoli. Sono necessarie più latrine per diminuire i rischi del diffondersi di malattie dato il sovraffollamento del campo. In molti soffrono la fame e dicono di aver mangiato poco, se non nulla, durante il viaggio a piedi durato anche 10 giorni.
L’UNHCR e le autorità sono al lavoro insieme ai partner per assicurare che tutti i nuovi arrivati, anche coloro che sono stati trasferiti nei rifugi di emergenza, possano avere del cibo.
Con circa 415.000 arrivi dalla fine di agosto, le sfide umanitarie sono diventate immense.
Sono stati molti gli episodi di generosità da parte dei cittadini bengalesi, che hanno portato cibo e vestiti ai rifugiati nei campi, e a coloro che si sono sistemati ai bordi delle strade. Ciononostante il governo ha bisogno di ulteriore aiuto. Questa settimana l’UNHCR lancerà un appello per una risposta umanitaria d’emergenza che possa coprire le necessità degli aiuti fino alla fine dell’anno.
Le autorità bengalesi hanno già avviato il processo di registrazioni biometriche dei nuovi arrivati, registrando circa 1.000 persone al giorno a Kutupalong. Si tratta di un’operazione di protezione che è fondamentale per tutte le agenzie al fine di fornire un’assistenza mirata ai più vulnerabili, potendo ottenere informazioni più precise sul numero effettivo di anziani e bambini presenti nei campi.
Dal 1991 il Bangladesh ospita due campi ufficiali, Kutupalong e Nayapara. Con l’arrivo di un numero così elevato di rifugiati nelle scorse settimane, L’UNHCR ha acconsentito alla richiesta del governo bengalese di espandere i servizi ai rifugiati che dimorano all’esterno di questi due campi.
Un terzo ponte aereo carico di rifornimenti quali coperte, materassi, zanzariere e set da cucina arriverà nella capitale Dacca nella giornata di mercoledì. I nostri partner si occuperanno delle operazioni di distribuzione.
Condividi su Facebook Condividi su Twitter