I bambini ridono delle bizzarrie di un gruppo di clown che gironzola nel centro sportivo di un villaggio libanese. Ma questi artisti di strada nono sono in città solo per far ridere. Usano la clowneria per trasmettere un messaggio serio.
Il gruppo di Beirut, chiamato Clown Me In, include clown professionisti provenienti da Libano, Siria e altri Stati. Si sono esibiti in Brasile, Grecia, India, Giordania, Siria, Regno Unito solo per citarne alcuni.
Attraverso l’arte della clowneria rappresentano le storie che sono emerse durante i laboratori realizzati con i bambini e che intendono aumentare la consapevolezza sui diritti umani e la giustizia sociale. In collaborazione con l’organizzazione non governativa Beirut DC, hanno realizzato uno spettacolo itinerante che mettono in scena in comunità svantaggiate e campi per rifugiati in Libano.
Il loro ultimo progetto, chiamato “Van 12”, illustra i vari aspetti della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia, come il diritto all’istruzione, all’assistenza sanitaria e alla sicurezza. Con “Van 12”, Clown Me In, in collaborazione con l’UNICEF, si è esibita 22 volte nel solo mese di ottobre.
I genitori portano i loro figli – bambini e adolescenti – molti dei quali non avevano mai assistito a uno spettacolo dal vivo.
“Per noi è molto importante, perché è come se l’atmosfera cambiasse, anche se solo per un’ora,” dice la fondatrice Sabine Choucair dopo uno spettacolo patrocinato dalla ONG Amurt nella cittadina di Kfarnabrakh. “C’è così tanta gioia in quest’ora”.
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